Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione
Dal 31 marzo 2015 l’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione, già entrato in vigore il 6 giugno u.s. per ciò che concerne la P. A. centrale (Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti di previdenza), sarà esteso all’intera Pubblica Amministrazione.
Dunque, l’obbligo, istituito dalla Legge n. 244/07 ed inizialmente circoscritto alle fatture emesse da imprese e liberi professionisti nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale, si estenderà anche alle fatture emesse nei confronti della Amministrazioni Locali.
Fatturazione Elettronica: Cos’è?
Le fatture elettroniche dovranno essere redatte, trasmesse ed archiviate in un nuovo formato, interamente digitale, denominato XML (Extensible Markup Language); non saranno, invece, considerate “elettroniche” le fatture emesse in PDF.
Si tratta di un flusso di dati strutturati (appunto, in formato file XML) che contiene le stesse informazioni di una normale fattura cartacea, caratterizzato tuttavia da un complesso linguaggio informatico che consente la puntuale verifica delle informazioni stesse.
La fatturazione elettronica prevede la necessaria interazione tra un soggetto attivo,che emette la fattura, il fornitore (imprenditore o professionista) od un suo intermediario, il Sistema di Interscambio Nazionale (SdI) gestito dall’Agenzia delle Entrate, punto di transito virtuale necessario per tutte le fatture emesse verso la PA, ed un soggetto passivo, la Pubblica Amministrazione, destinataria della fattura.
Fatturazione Elettronica: Come Funziona?
La Pubblica Amministrazione, interessata dalla fornitura, ha l’obbligo di comunicare al proprio fornitore un codice alfanumerico, c.d. codice ufficio per la fatturazione elettronica.
La fattura elettronica dovrà riportare gli estremi di tale codice, unitamente a tutti gli altri dati rilevanti ai fini fiscali, partita IVA, indirizzo, denominazione, data del documento, etc.
Il documento così formato e compilato dovrà essere firmato digitalmente dal soggetto emittente, il quale appone, quindi, la c.d. firma elettronica qualificata, adoperando all’uopo un’apposita smartcard, chiavetta usb, apparecchio token od altro dispositivo idoneo all’uso.
Ciò garantirà alla Pubblica Amministrazione l’autenticità dell’emissione della fattura elettronica da parte del fornitore.
La fattura, firmata digitalmente dall’emittente, transiterà necessariamente attraverso il Sistema di Interscambio, che, verificata la completezza e l’autenticità del documento e del suo contenuto, provvederà ad inviarla alla Pubblica Amministrazione interessata.
La PA, effettuati i necessari controlli di conformità, procederà, infine, al pagamento della fattura al proprio fornitore.
La Fantetti & Partners, Studio di Commercialisti a Milano, ricorda ai propri Clienti che, entro 15 giorni dall’emissione, la fattura elettronica dovrà necessariamente essere archiviata digitalmente dall’emittente attraverso la c.d. Conservazione Sostitutiva, particolare procedura informatica idonea a garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico.
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